come quella rosa
che lacrima al vento
il suo dolore,
tenuta alla barra del Tempio
per sua consolazione.
Ho voglia di piangere
per una vita non vita, non equa,
ingiusta con i giusti,
che muoiono come piccole foglie
staccate dalla tormenta;
amorevole con gli opulenti
cui versa latte e vino
e sforna focaccine e caldo pane.
Ho voglia di piangere
per questa vita
madre-matrigna che l'anima strazia.
Quando il lupo farà amicizia con l'agnello
e gli aspidi non sputeranno veleno
sui cuori già trafitti?
Ho voglia di piangere
come un fiore
sotto la tempesta...
Maria Savasta © Copyright testo 2015
© LG. 633/1941
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