lunedì 8 settembre 2014

E fu sera nell'orto dell'anima

Ho assaggiato la tua asprezza
mi hai legato la bocca
come immaturo diospyros,
ho inseguito
promesse di vento
e sogni caduti di mano.
E il tempo d'Oriente,
irridente giocava.

E fu sera
nell'orto dell'anima
dolcezza al palato
fichi, albicocche, kaki
verbi mai detti
danzavano i cuori.
Oggi
acerbezze d'ieri
nell'espero dorato
parole, le tue,
stillano nettare


© Maria Savasta copyright testo Settembre 2014 

© LG. 633/1941 

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