giovedì 12 settembre 2013

E fu mattino su timido stelo

Sfiorivano pensieri alla luce delle tenebre,
piegavano alla tristezza il capo,
fuggiti erano i giardinieri del cielo
mentre fiori, grano, alberi e uomini
vinti, le spalle piegavano ai ginocchi.
E fu mezzanotte a mezzodì.
Ladri di gioie rubarono giochi e canti,
si dimisero i sogni all'illusione,
e nel deserto la speranza fuggì:
piantò tende e semi di sangue
le sue lacrime irrigarono la rena,
e fu sera alla siesta
e fu notte nella notte
candele e stelle nei cassetti.
E fu mattino su timido stelo
di pace promessa.
- Maria Savasta

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