Sfogliate pagine
d’onde
su nere rocce,
schiaffeggiate
da feroci urla
di vento Maestro,
del nulla.
Smarriti
fogli d’acqua
in infiniti fondali
d’orante
alma mater.
Vento… oh vento
d’infima statio!
infedele amico
d’offesa storia,
spazzino d’armonie
e folli incanti
declamati
da passiti giullari
in gelidi canti.
Scalda nel deserto
le tue ali
e, torna a baciare!
Adriana Pedicini Eschilo, grande poeta tragico, ammoniva: la saggezza si conquista attraverso la sofferenza. Ma credo, anzi è evidente cara Maria, che il buon Dio ha voluto premiarti di più elargendoti , oltre alla saggezza, anche splendide virtù dell'animo e altissime doti dell'intelletto, e non per compensarti di quanto hai perduto, ma per testimoniare a tutti che "Solo quando la vita di un uomo arriva alla fine in prosperità si può dire che quell'uomo è felice", concetto questo già presente in Solone, Epicuro e nello stesso Eschilo.
RispondiEliminaDunque, hai riversato nelle tue pagine la sostanza concreta dei precedenti concetti, consapevolmente o inconsapevolmente non importa. Hai avvalorato con la tua vita il concetto cristiano della Provvidenza. Nessuno rimane inascoltato quando prega con purezza di cuore e con fede. Maria, la tua vita tutta è una lode a Dio, a testimonianza che all'essere umano non è dato fare calcoli....tutto è nelle mani di Dio. Ma , come leggiamo nella parabola del seminatore, solo se il seme cade in terreno fertile esso fruttifica, e le opere di Dio si manifestano attraverso l'uomo. E attraverso te io leggo la bellezza, la bontà, la sapienza che la Luce divina ha voluto condensare in una creatura semplice ma tenace, che ha sofferto ma ha saputo volgere la sofferenza in Amore, da perfetta Filiadei (figlia di Dio).
Non sono d'accordo: io lascerei il titolo che hai pensato: cosette miserabili, molto allusivo letterariamente per i motivi che tu stessa hai spiegato. Aggiungo che secondo me è allusivo simbolicamente per i motivi che ti ho spiegato. La scrittura poi, scorrevole, ma densa, attenta ai particolari, discreta, educata, senza presunzioni stilistiche aggiunge alla tua pagina il valore del pathos non inculcato, nè ricercato, ma spontaneo, neppure solamente emotivo, ma carico di imput riflessivi che....mi hanno accompagnato mentre le mie lacrime mi rigavano il volto.
Ti abbraccio
Commento ricevuta su facebook dall'amica Adriana.
Grazie!